Pierfrancesco Fagiani
Consulente Specialista Piscine

Attenzione: leggere con cautela!

Allora! Ho già descritto i 3 motivi nascosti per cui la gente si fa una piscina. In quell’articolo parlavo delle motivazioni non palesate che spingono le persone ad acquistare una piscina al di là di motivazioni (comunque reali e legittime) come l’investimento, la bellezza, il relax e così via.

Tuttavia non avevo ancora svelato il "segreto principe", quello che davvero costituisce una “leva speciale” nella mente del cliente.

Quindi, siccome mantengo le promesse quando le faccio, sono qua a scoprire l’arcano.

 

IL SEGRETO DEI SEGRETI

Il segreto nascosto e non rivelato (anche se non il solo) per cui uno si fa una piscina è IL PRESTIGIO.

La scoperta dell’acqua calda dirai tu!

Sì, ma nessuno l’ha mai detto o lo dice apertamente senza problemi.

Forse è sottinteso, è implicito, è intuito. Ma non viene detto. MAI! Né dai clienti né dai venditori.

Perché? Cosa c’è dietro a tanta reticenza?

Partiamo proprio dall'inizio e prendiamo l’etimologia di questa parola.  Prestigio è infatti un vocabolo che nasce indicando qualcosa di illusorio: lo 'stringere forte' (prae-stringere) dell'etimo si riferiva agli occhi, strabuzzati e strizzati di fronte all'incredibile, davanti a ciò che incanta e suggestiona la mente.

All’inizio si parlava di prestigio prevalentemente in relazione ai giochi magici che rapivano il pubblico. Ma nel tempo, con l’evoluzione semantica, questa parola ha assunto un significato più esteso.

Così, come il gioco di prestigio attira l'attenzione e la stima della gente, anche un lavoro fatto bene, un ottimo traguardo raggiunto, un obiettivo di alto livello possono suscitare lo stesso stupore e ammirazione agli occhi di chi guarda.

Si può parlare quindi un premio prestigioso, di una carriera prestigiosa, di un mobilio di prestigio.

 

L’INGANNO DEL “NON STA BENE OSTENTARE”


Come già detto in precedenza nell’articolo sull’invidia, purtroppo nelle Marche (e in Italia a dirla tutta) siamo abituati ad un retaggio di “apprezzamento della povertà”, “umiltà marcata”, “volare basso”, “non bisogna vantarsi troppo”, “non lo dire in giro che gli altri poi cosa dicono” e molti altri concetti SBAGLIATI che a poco a poco sono diventati parte della cultura in cui viviamo, del nostro modo di pensare, di agire, di porci, di lavorare.

Un atteggiamento per niente innocuo ma, anzi, molto insidioso e limitante.

SIA CHIARO, non sto dicendo che avere un po’ di umiltà, non essere uno 'sboronazzo' ed apprezzare ciò che si ha sia una cosa sbagliata! Non lo sto dicendo. Non sto dicendo che va bene fare il superiore o il fighettino antipatico! 

Sto solo affermando che quell’essere continuamente tartassati con 'le gioie dell’essere poveri', del non poter pretendere o dire troppo sennò "non sta bene" oppure ti mangiano come lupi rabbiosi, ha creato parecchi danni nella collettività e nei singoli individui. Danni perchè questi concetti limitano la libera espressione, il desiderio di fare e di essere, la volontà di raggiungere.

Non c’è niente di male nell’essere benestanti, nell’essere ricchi, nell’essere ambiziosi, nel volere di più, nel cercare qualcosa che ci spinge a volerci realizzare anche (non solo, ma ANCHE) in ambito finanziario o con beni personali.

Niente di male!

Però, come spiegato, questa educazione inculcata nel corso degli anni, goccia a goccia, ha scavato nella roccia e alla fine, che ci piaccia o no, ne siamo stati tutti influenzati.

Quindi cosa succede?

Succede che se hai voglia di avere un bel suv perché te lo sei guadagnato e sudato con il tuo lavoro, o di una bella villa con giardino, o di una piscina a sfioro panoramico, e li desideri come gusto e piacere personale o come simbolo di un traguardo raggiunto nell’ambito lavorativo e sociale, "non lo puoi dire"! Non ti puoi permettere di esternarlo perché poi ti attaccano, ti rompono le palle, te ne dicono di tutti i colori, ti fanno la morale, risulti antipatico, diventi brutto e cattivo.

Così uno dice che lo fa per la famiglia (che è vero), per rilassarsi (che è vero), come investimento (che è vero), per i nipoti (verissimo). Ma non dice (o non riesce a dire) che lo fa ANCHE perché avere una piscina ha un suo pregio e rappresenta agli occhi degli altri ciò che si è stati in grado di raggiungere e creare nella propria vita. Legittimamente!

 

NOI NON CONDANNIAMO IL DESIDERIO DI PRESTIGIO.
ANZI: LO APPOGGIAMO!


Voler raggiungere traguardi prestigiosi o desiderare beni di prestigio non è un punto 'out' ai nostri occhi. Non è una cosa sbagliata da condannare o deprecare.

Tutti i grandi traguardi nel mondo, a livello medico, scientifico, imprenditoriale o artistico, sono stati raggiunti da grandi sognatori, da uomini e donne ambiziosi che non si sono accontentati della mediocrità e di una vita “normale”.

Quindi se desideri avere un bel giardino abbellito da una piscina prestigiosa e ben fatta, non farti problemi! Non c’è nulla di sbagliato.

Ricordati però di venire dai veri specialisti!

E ancora una volta, che la forza sia con te!