Pierfrancesco Fagiani
Consulente Specialista Piscine

Oppure no?

Personalmente sono sempre stato dell’opinione che una persona possa fare ciò che vuole con i soldi che guadagna. Questo è il mio primo assunto.

Chiunque si permetta di giudicare il modo in cui una persona spende i soldi che si è guadagnata con studio, lavoro e fatica, probabilmente non ha lavorato abbastanza per raggiungere i propri sogni o non è stato altrettanto capace di mettersi in gioco (è vero che anche la fortuna ha un suo ruolo, ma come si dice "la fortuna aiuta gli audaci"). Quindi ripeto: ognuno spende i propri soldi come meglio crede e su ciò che preferisce (purché si tratti di cose legali, ovvio).

Volendo un attimo approfondire questo discorso, direi quindi che potrebbe essere sensato e lungimirante investire il proprio denaro in cose che possono accrescere il valore e il piacere della vita.

Tipo:

  • Un’alimentazione sana e biologica, per quanto possibile;
  • Corsi di miglioramento personale e di formazione per aumentare le proprie capacità;
  • Corsi e hobby sportivi per migliorare il proprio benessere fisico;
  • Fare attività che alimentino i propri sogni, desideri ed obiettivi per rafforzare lo spirito.

Parlando sempre di soldi, tutti noi sappiamo molto bene che abbiamo un debito nazionale molto alto; forse non tutti sanno però che la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è tra i primi posti al mondo. Nel 2018 questa ammontava a più o meno 4.300 miliardi di euro (quasi il doppio del debito pubblico) di cui circa 1.400 miliardi sono “fermi” sui conti correnti e nei depositi. A conferma del fatto che siamo un popolo di “formichine”. Nell’Ottobre del 2020, a causa della pandemia e delle preoccupazioni che ha suscitato, il dato è salito addirittura a 1.682 miliardi!

Pongo quindi questo quesito: invece di tenere tutto il denaro fermo per paura di conseguenze future, non è forse meglio investire parte di quel denaro per aumentare la qualità della propria vita e del proprio tempo libero?

Da un punto di vista prettamente economico non vorrei essere pessimista (non è nella mia natura) ma guardiamo realisticamente a questi fattori:

  • Il pericolo di un’eventuale perdita del valore della moneta dovuta alla fibrillazione dei mercati;
  • Il pericolo di nuove tasse che potrebbero essere messe per far fronte alla spesa pubblica;
  • La situazione del coronavirus che potrebbe continuare ancora per diverso tempo o che potrebbe ripresentarsi ciclicamente con varianti e simili.

Alla luce di ciò, sarebbe forse più saggio investire il proprio denaro piuttosto che “tenerlo da parte” correndo i pericoli appena descritti.

Se questa può essere considerata un’analisi razionale della situazione, a rigor di logica, ci dev’essere qualcosa che in qualche modo ostacola il nostro libero arbitrio.

Cos’è che ci impedisce di scegliere liberamente e senza remore come spendere i nostri soldi?

Magari di questo mi occpuerò in un altro articolo, ok?

A presto!